V I X I T
Collana
autobiografica
di sette capitoli
Cap. I - Antica progenie. Storia della mia Arezzo
In “Antica Progenie” ho considerato i presupposti e gli antefatti della mia “venuta al mondo” per trovare un’eventuale spiegazione del perché sono quello che sono, ho un certo profilo comportamentale e una determinata cultura. Posto che la visione del futuro è preclusa, ho rivolto lo sguardo al passato per indagare il percorso evolutivo di cui, mio malgrado, mi sono trovato a far parte. Ho indagato la storia del luogo da cui è iniziato il mio viaggio, andando il più possibile a ritroso nel tempo per poi risalire ai giorni nostri. Per fare questo ho letto molto e, forse, tutto quello che c’era da leggere sulla storia di Arezzo, dove è iniziata la mia avventura, trovando molte risposte alle mie domande. Il volume è una sintesi della indagine svolta che mi ha spiegato perché ho una cultura di fondo e ho una lingua che taglia e cuce; da dove viene il mio forte senso di libertà e di autonomia che mal sopporta i superiori; perché ho sempre odiato i fiorentini fin dalla culla senza che nessuno mi avesse parlato di loro. Le risposte a questi interrogativi si evidenzieranno nello scorrere del testo.
Cap. II - La nascita e il suo mistero
In questo capitolo, la prima domanda a cui ho cercato di rispondere è quella del “perché sono venuto al mondo?”. La mia nascita è frutto del caso o della pianificazione di qualcosa o di qualcuno? L’analisi delle probabilità da me svolta portano a concludere che sarei il frutto di un miracolo prodigioso, tanto è risultata minima la probabilità che fossi proprio io a venire al mondo in quel determinato momento. Da qui l’esigenza di mettere a confronto l’essere umano con l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo nell’ottica di ricercare il ruolo, se ne esiste uno, che è chiamato a svolgere fra queste enormi grandezze. Guardando le stelle, il loro collegamento con gli umani è da sempre rappresentato dal tema astrale alla nascita e relative sue ripercussioni nella vita dei terrestri. Ho pertanto indagato sull’astrologia, sui suoi presupposti e origini, scoprendo aspetti e fenomeni intriganti. Ho infine indagato i miei avi attraverso l’albero genealogico sino alle sue radici. Il libro si conclude con alcune memorie della prima infanzia.
Cap. III - Crescita e percezione individuale
Qui ho indagato i processi che sviluppano la nostra mente. Sono partito dai processi percettivi formanti, nel neonato, quel programma mentale che ne indirizzeranno la personalità e gli atteggiamenti qualificanti tutta una vita. Un programma, diverso per ciascun individuo, responsabile, in massima parte, della personalissima “mappa mentale” che ognuno si crea del mondo e da cui scaturiscono le gioie e i dolori di tutta un’esistenza. Mi sono chiesto pertanto se esistono metodi correttivi di elementi del carattere negativi per la relazione con gli altri e, di conseguenza, su noi stessi. Se esiste, insomma, un modo di riprogrammare la mente per rendere più felice l'esistenza. Anche in presenza di una tale metodologia, tuttavia, è necessario conoscere meglio i meccanismi della comunicazione e della relazione tra individui nonché le pulsioni, spesso inconsce ma potentissime, che i bisogni e le motivazioni producono nel comportamento umano.
Cap. IV - Studio e professione
Il libro si occupa dei miei studi, iniziati con grande difficoltà (bocciature, rimandi e ripetizioni) ma terminati (se mai lo sono stati) con una laurea conseguita con il massimo dei voti. Ho ripercorso la mia carriera, sviluppatasi in una delle più importanti aziende di credito nazionali, non solo in termini di ruoli ricoperti ma anche, e soprattutto, in funzione delle competenze acquisite nel vissuto con i clienti, con i colleghi e con il mercato. Competenze che, arricchite successivamente dagli incarichi ricoperti nella formazione del personale, dall'esperienza acquisita nell'ambito dell’insegnamento universitario e dell'attività di consulenza manageriale e marketing, mi hanno consentito una visione d’insieme nell’ambito dei grandi temi della comunicazione, del lavoro, dei sistemi economici, dell’economia reale e finanziaria, dell’impresa e delle nuove sfide della globalizzazione.
Cap. V - L'evoluzione sentimentale
Il quinto capitolo si sofferma sugli aspetti emotivi dell’esistenza. Vi si riscontrano le esperienze vissute in termini più strettamente relazionali: le prime "cotte", l’innamoramento, l’amore, il sesso, l’amicizia. Tutti aspetti difficili da inquadrare in schemi razionali e che, tuttavia, hanno di gran lunga la maggiore influenza nella nostra personale evoluzione. E’ per questo che, avendo il dominio del comportamento umano, tendono a travolgere la nostra razionalità creando le cause che determinano le più grandi sofferenze e le più grandi gioie dell’esistenza. Anche per il mio vissuto la componente emotiva ha avuto una grande influenza e perciò ho tentato, per quanto possibile, di razionalizzare i suoi tortuosi e inconsci processi.
Cap. VI - Il tempo della saggezza
Nel sesto capitolo mi sono impegnato nella ricerca della verità. Quella “verità” che mi darebbe la necessaria sicurezza per completarmi, per aprirmi al futuro e comprendere il passato. Tuttavia in questo capitolo non troverete la "Verità", quella vera, oggettiva. I miei approfondimenti in materia indicano che la "Verità" non si trova fuori di noi bensì all'interno di ciascun individuo e solo se saremo in grado di farla fiorire dentro di noi, saremo in grado di riconoscerla anche là fuori, all'esterno. Questo e il prossimo, conclusivo, libro intendono solo aprire una finestra dalla quale intravedere il senso della vita ed estendere ad altri, possibili interessati, questa visione. Nessuno sarà costretto a condividerla perché ormai so con certezza che la vera realtà è individuale e come tale contempla infinite altre vie per raggiungerla. Le scelte individuali che assumiamo sono il mezzo che ci permette, tutti assieme, di evolvere. Per quanto mi riguarda ho solo cercato di comprendere con quali meccanismi e con quali obiettivi di fondo.
Cap. VII - Al di là della vita
La clessidra della copertina significa che non si può combattere il Tempo. Anzi, più ti opponi e più vola e la sua velocità aumenta con l’incremento dell'età. Penso ai secoli che ci sono voluti per uscire dall'infanzia. La gioventù è passata più in fretta. Ora che siamo vicini ai settanta, la vecchiaia è qui. Mi circonda e ormai si fa strada la consapevolezza di giocare a scacchi con la Morte e di essere alle ultime mosse. In realtà per me la vecchiaia è percepita come il coronamento della vita, il periodo che dà un senso all’intera esistenza. E’ l’età della saggezza e in questo ultimo capitolo c’è la volontà di ricerca e studio dell’ambito spirituale e ultraterreno. Dal libro di Raymond Moody “La vita oltre la vita”, mi è rimasto impresso un concetto che ricorreva spesso nel racconto di coloro che avevano avuto esperienze di pre-morte ed erano tornati alla vita. Da queste testimonianze ultraterrene scaturiva quasi sempre la forte sensazione di essersi trovati sprovveduti, senza le conoscenze per comprendere quella nuova esperienza, e di essersi rammaricati per non aver approfondito in vita temi riguardanti l’anima e lo spirito. In sostanza, una maggiore conoscenza avrebbe reso più comprensibile cosa stava loro accadendo e su quali basi occorreva agire nella nuova dimensione.
